Lo Student Housing, ovvero il settore immobiliare destinato specificamente agli studenti universitari, sta assumendo un ruolo sempre più strategico nel panorama del mercato residenziale italiano. In un contesto in cui il numero di studenti fuori sede è in costante crescita, e l’attrattività delle università italiane continua ad aumentare anche a livello internazionale, offrire soluzioni abitative adeguate, moderne e accessibili non è più un’opzione, ma una vera e propria necessità.
Questa tipologia di offerta nasce per rispondere a esigenze molto concrete: trovare un alloggio sicuro, ben collegato e dotato dei servizi essenziali è spesso una corsa contro il tempo per migliaia di studenti, italiani e stranieri, che si trasferiscono ogni anno in nuove città per inseguire il proprio percorso accademico. Il tutto in un contesto segnato da forti squilibri territoriali, un aumento dei costi degli affitti e un’offerta abitativa ancora troppo limitata rispetto alla domanda reale.
Ma qual è oggi lo stato dell’arte dello Student Housing in Italia? Le strutture attuali sono davvero in grado di rispondere alle nuove esigenze delle generazioni studentesche, sempre più attente alla qualità della vita e alla sostenibilità? E quali opportunità possono nascere da questo scenario per investitori, amministrazioni locali e istituzioni accademiche?
Scopriamo insieme investimenti e prospettive future di un settore in continua evoluzione, destinato a diventare sempre più centrale nel disegno della città universitaria del futuro.
Il contesto attuale: domanda in crescita e squilibri strutturali
Negli ultimi anni, l’Italia ha visto aumentare costantemente la sua popolazione universitaria. Nell’ultimo anno accademico, secondo alcune fonti si è registrata una crescita del 5% rispetto all’anno precedente di studenti iscritti nei vari Atenei italiani. Un dato significativo, spinto anche dall’arrivo di studenti stranieri attratti dalla reputazione accademica di atenei come la Sapienza di Roma, il Politecnico di Milano o l’Università di Bologna.
A sorprendere è soprattutto l’aumento degli iscritti internazionali: in dieci anni, il loro numero è cresciuto del 75%, fino a rappresentare circa il 6% del totale. Si tratta di una componente sempre più rilevante e spesso con esigenze abitative differenti, più sensibile alla qualità e ai servizi degli alloggi.
Ma il sistema è pronto a reggere questi numeri? Attualmente, in tutta Italia si contano poco più di 85.000 posti letto dedicati agli studenti, molti dei quali collocati in strutture di nuova generazione, progettate secondo standard internazionali. Si tratta di una goccia nel mare rispetto alla domanda potenziale, con uno squilibrio evidente tra l’offerta disponibile e le reali necessità del mercato.
Le criticità: costi in aumento e disparità territoriali
Tra le principali difficoltà che affliggono il settore c’è l’aumento continuo dei canoni di affitto, che penalizza in particolare gli studenti e le famiglie con minori risorse economiche. In molte città universitarie, trovare una stanza a prezzi contenuti è diventato quasi impossibile, e questo alimenta il fenomeno degli affitti in nero o delle sistemazioni precarie.
Inoltre, la distribuzione territoriale degli alloggi per studenti è estremamente disomogenea: mentre i grandi centri del Nord attirano nuovi investimenti e progetti di Student Housing innovativi, molte città universitarie del Sud e alcuni poli emergenti restano completamente scoperti o sottoserviti.
Questo divario si riflette anche sulle opportunità di accesso allo studio, contribuendo a rafforzare le disuguaglianze tra studenti di diverse aree geografiche.
Le opportunità: investimenti in crescita e nuovi modelli di sviluppo
Nonostante queste difficoltà, il settore dello Student Housing rappresenta anche una grande opportunità d’investimento, soprattutto in un momento in cui la domanda continua a crescere. Nel solo 2023, gli investimenti in alloggi per studenti hanno toccato i 290 milioni di euro, con particolare attenzione alla riqualificazione di immobili esistenti, come ex edifici scolastici, caserme o uffici pubblici dismessi.
Questo comparto rappresenta ormai circa il 45% degli investimenti nel residenziale gestito, segno di un interesse sempre più marcato da parte di operatori privati e fondi internazionali. In prospettiva, entro il 2027, si prevede di raggiungere i 100.000 posti letto disponibili, con un incremento particolarmente significativo nel 2026, quando dovrebbero concretizzarsi diversi progetti già in pipeline.
Le città coinvolte: tra metropoli e nuove destinazioni
Le nuove strutture di Student Housing nasceranno principalmente a Milano, Torino, Padova e Bologna, città che già oggi rappresentano poli attrattivi per studenti italiani e stranieri. Tuttavia, crescono anche l’attenzione e gli investimenti su città come Roma e Firenze, e nel Salento che iniziano a recuperare terreno in termini di offerta abitativa. Gli studenti che vogliono affittare casa in Salento avranno così la possibilità di trovare nuove strutture con soluzioni vantaggiose in termini economici.
Interessante è anche l’emergere di capoluoghi secondari – ad esempio Aosta, Bolzano, Bergamo – che cercano di attrarre studenti con un’offerta formativa di qualità e una vivibilità elevata. Si stanno sviluppando anche progetti nelle periferie dei grandi centri urbani, come Sesto San Giovanni e Novate Milanese, in grado di offrire soluzioni più economiche ma comunque ben collegate con i principali poli universitari.
Il ruolo del PNRR: una spinta decisiva?
Una spinta importante al settore potrebbe arrivare dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), che prevede la creazione di 60.000 nuovi posti letto per studenti fuori sede entro giugno 2026. I fondi, oltre a finanziare la realizzazione delle strutture, copriranno anche i costi di gestione per i primi tre anni.
L’obiettivo è ambizioso, ma fondamentale per modernizzare il sistema dell’housing universitario in Italia. Il successo della misura dipenderà dalla capacità degli enti pubblici e privati di presentare progetti validi e sostenibili, in tempi compatibili con le scadenze del piano.
Uno sguardo al futuro
Lo Student Housing si sta affermando come un tassello molto importante all’interno del mercato immobiliare, con un impatto significativo anche sul diritto allo studio e sulla qualità della vita degli studenti. Per affrontare le sfide future, sarà necessario puntare su modelli abitativi innovativi, sostenibili, inclusivi e ben integrati nel tessuto urbano.
In un contesto di continua trasformazione, questo settore offre opportunità concrete sia per gli investitori che per le comunità locali, chiamate a ripensare l’accoglienza studentesca come leva di sviluppo economico e culturale.